Gli investimenti diretti dall’estero (FDI: foreign direct investments) hanno, dagli anni ’80, contribuito in maniera decisiva alla crescita industriale e tecnologica della Cina. Per questi è stato fondamentale il ruolo delle economie avanzate: Stati Uniti, Europa e Giappone, le cui aziende hanno fortemente investito nel dragone.
Dopo il picco raggiunto nel 2021, dall’anno successivo il ciclo si è invertito, anche a seguito delle crescenti tensioni geopolitiche e gli investimenti diretti netti sono calati. In figura il saldo tra investimenti in entrata e investimenti in uscita (ciò che la Cina investe all’estero) che per la prima volta dal 2016 è tornato negativo.
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