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L’Associazione Diritto al Futuro opera per diffondere strumenti di conoscenza che affermino la cultura dell’equità e della solidarietà, favoriscano un modello di sviluppo che coniughi benessere sociale e sostenibilità ambientale, e restituiscano speranza e fiducia nella possibilità di progettare e realizzare il futuro.

Siamo impegnati affinché, nel rispetto dei bisogni e dei diritti di ognuno, siano le attitudini, le aspirazioni, le capacità e le competenze a tracciare il destino e delineare le opportunità delle persone, e non l’origine sociale, l’etnia o il genere.

Chi siamo

L’Associazione Diritto al Futuro ETS-APS (Ente del Terzo Settore – Associazione di Promozione Sociale) è nata a Torino il 22 giugno 2018 ed è attualmente attiva in Piemonte e in Valle d’Aosta.

Manifesto – Per una società equa

“…una società in cui non siano l’origine sociale, l’etnia o il genere a delineare le opportunità e a tracciare il destino delle persone, ma le attitudini, le aspirazioni, l’impegno, le capacità e le competenze delle stesse, nel rispetto dei bisogni di ognuno.”

Le diseguaglianze economiche e sociali sono in crescita da oltre quarant’anni.
Tutte le analisi riguardo la concentrazione della ricchezza e del reddito mostrano che le disponibilità di risorse economiche si stanno concentrando nelle mani di un numero sempre più ristretto di persone. Se da un lato le differenze economiche tra paesi si sono mediamente ridotte in tempi recenti, il fenomeno della crescita delle diseguaglianze economiche investe, al loro interno, tutti i paesi del mondo: dagli USA all’Europa, fino a raggiungere livelli ancora più elevati in Cina e India.
Nello stesso tempo continuano a persistere forme di diseguaglianza – e quindi discriminazione – basate sul genere, oppure sull’etnia.
Riteniamo questo fenomeno, nelle sue molteplici forme e connotazioni, un ostacolo al libero e pieno sviluppo della persona, oltre che un impedimento rispetto al rafforzamento delle comunità, dato che influisce in maniera determinante sull’eguaglianza dei punti di partenza e sulle scelte che le persone possono sentirsi – ed essere – libere di fare.
A partire da questo moto etico, ma che immediatamente richiama un approccio teorico e una visione pratica, date le sue conseguenze sul funzionamento della società, vogliamo contribuire al dibattito sulle diseguaglianze – assolutamente vivo ed oggi più che mai necessario – con ricerche, approfondimenti e confronti.
Ricerche sulle origini, come sugli effetti, del fenomeno.
Sugli aspetti di giustificazione teorica e morale di vecchie e nuove discriminazioni.
Sulle ricadute individuali e collettive (materiali ed immateriali, per così dire) degli attuali assetti sociali, fondati sulla diseguaglianza tra individui, gruppi, nazioni.

Consideriamo le diseguaglianze un fenomeno inevitabilmente situato in un dato contesto sociale, che lo definisce e qualifica, lo produce e riproduce.
I livelli attuali di diseguaglianza non sono “naturali”, “immutabili”, “eterni”, “giusti”.
Sono figli di determinate condizioni sociali, specifiche scelte politiche, contingenze storiche ben definite.
La diseguaglianza dei punti di partenza è molto spesso sinonimo di iniquità. Ci richiamano all’azione tutte le conseguenze che questo implica in termini di sofferenze umane, aspirazioni frustrate, impoverimento individuale e comunitario, insufficienza nelle risposte ai bisogni della persona e della collettività, disparità di potere che sono foriere di prevaricazioni – e a loro volta di “nuove/vecchie” diseguaglianze.

Nell’ottica di capire le diseguaglianze per contrastarle, intendiamo innanzitutto articolare il concetto di diseguaglianza nelle sue molteplici accezioni: economiche (di reddito, ma non solo) e sociali (di capitale sociale e relazionale), tra i generi, tra classi o etnie, tra nazioni.
Dallo studio dell’andamento di redditi e patrimoni, a quello degli effetti dei sistemi normativi o simbolici, dall’analisi dei processi tecnologici a quella dell’accesso ai servizi pubblici, il campo d’indagine è vasto.
Ma chi vuole imprimere una svolta in direzione di una maggiore giustizia sociale deve innanzitutto interrogarsi e capire per agire. Lo sforzo e l’asprezza della sfida non spaventino.
La varietà di sensibilità che arricchiscono questa Associazione rafforzeranno e stimoleranno il dibattito e le relazioni con gli altri soggetti che muovono in quella stessa direzione.
Da qui partiamo, allora – dalla varietà delle sensibilità – e qui ritorneremo.
Convinti che la ricchezza della diversità sia un potenziale che si realizza liberamente solo quando un certo tasso di eguaglianza è rispettato, indagheremo la realtà per tornare ad immaginare una società più giusta, equa, sostenibile ed inclusiva.

La struttura associativa

Eventi

Il linguaggio cinematografico come occasione di riflessione e confronto sugli stereotipi di genere

Stefania Graziani, sociologa (direttivo ADF) è intervenuta al convegno “Il Gender Balance nei Consigli di Amministrazione”, co-organizzato dall’Università della Valle d’Aosta e dall’Ufficio della Consigliera di Parità della Regione Autonoma Valle d’Aosta

MOSTRA “LE MADRI DELLA REPUBBLICA”

La nostra associazione è tra le promotrici della mostra “Le Madri della Repubblica. Ieri, oggi, domani. Insieme le donne fanno l’Italia”.
Ventuno volti, ventuno donne che hanno dato un contributo fondamentale alla stesura della nostra Costituzione.
Dal 7 aprile all’8 maggio alla Cittadella dei Giovani di Aosta.
Insieme a Dora-Donne in Valle d’Aosta, il Coordinamento Donne dello Spi Cgil, Anpi Valle d’Aosta e Toponomastica femminile. Gli incontri sono in diretta Facebook sul nostro account

Iniziativa Lumturo

L’ABC dell’economia 2020 – Ciclo di webinar in collaborazione con lo SPI-CGIL della Valle d’Aosta (maggio 2020, in corso con dirette live dal canale YouTube “Associazione Diritto al Futuro”)

L’ ABC dell’economia 2019 – Ciclo di seminari in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Urbano della Città di Torino (Biblioteca civica “Primo Levi”, Torino, novembre 2019)

Contatti

Indirizzo di posta elettronica
info@dirittofuturo.org

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